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Come la questione più generale del rapporto tra intelligenza artificiale e naturale, anche il tema della relazione tra viventi e defunti assume sostanza inedita nel tempo dei social network. In breve: siamo tutti immersi in una nuova concezione della morte, sballottati tra la nostra occidentale e atavica difficoltà di accettare il limite imposto dalla natura all'esistenza, e l'illusoria sensazione che grazie ai social possiamo istituire un legame permanente con i trapassati. Amore e odio, natività e lutto, gioia e dolore transitano nei cavi in rame o in fibra ottica. Qualsiasi possibile moto d'umanità rischia di assumere la dimensione dell'artificio. Prefazione di Claudio Dionesalvi.